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Ho scelto di amare

Ho scelto di amare

una vita capovolta,

un Paese che ce la può fare.

Amare la speranza, il sorriso,

il dolore, il vuoto, il dramma,

la noia.

Ho scelto di amare

il pacchetto completo di

questa straniante quotidianità,

mai vorrei arrivare alla fine

e rendermi conto che,

ho tralasciato qualcosa!

Tutto ha una ragione per esistere

e per accadere.

Forse c’è un forte richiamo per noi.

Ho scelto di amare tutto,

di struggermi assieme ad

un mondo che urla, a un’ umanità

smarrita, attonita, perplessa,

imprigionata e stretta in quattro

mura di cemento…

abbracci rinunciati,

baci mancati, corpi separati.

Ho scelto di amare

parole di poesie, di paura,

di rabbia;

presenze e mancanze,

pensieri distanti fatti diamanti,

l’ universo su cui leggera

mi infrango, a una Verità Superiore.

Sensazioni che si affollano,

si sovrappongono, litigano,

spingono contro la porta del cuore.

Frenata, rimango in casa…

Un deserto forzato è la scelta migliore.

La primavera se ne frega,

e nell’ aria c’è profumo di viole,

fuori il cielo è tutto azzurro

e vola polline, ma una particella

innaturale, ingiusta, fa morire.

Ho scelto di amare.

Ma c’è modo e modo.

Sono minuscola ed enorme

mentre sul balcone alzo gli occhi

al cielo e invoco l’ Amore

accanto a me… per il mondo intero.

Ho scelto di amare

tutte le cose nel cuore

che non finiscono mai,

emozioni forti e resistenti

come una catena ai piedi

che non fa male ma bene,

perché fa bene a tutto il corpo.

Casualità o destino?

Ho scelto di amare

un comune destino,

e aspetto la bella stagione,

l’ apripista che tutto finisca!

L’ amore è anche saper aspettare,

per stringere con la mano

un’ altra mano e sentire forte

che siamo insieme.

Adesso solo una legge,

una soltanto, insegna ad un

uomo e ad una donna ad amare:

Seppur vicini stare lontani un metro

e basta.

Coraggio Italia! Andrà tutto bene.

E comunque scoprirai

l’ amore disperato.

 

Rosita Ceraolo.

Al tempo del Coronavirus