le corde di un respiro

Le corde di un respiro

 

In certi frangenti, quando non riesco  nemmeno a credere in me,

con un respiro vado altrove, dall’ altra parte

fino a toccare le corde più alte.

E’ lo spirito dell’ amore che sussulta e si muove

per i desideri  e le voci del cuore.

Dell’anima e del corpo è il linguaggio più alto,

tutto appare diverso e trasfigurato.

Con la pelle sottile e trasparente,

in una sorta di sospensione, riesco a vedere chiaramente.

Per giorni poi, cammino con l’ odore della terra bagnata

e la comprensione di una pioggia benedicente,

persa in cieli di polvere di stelle, perché nulla cresce nel buio.

 

L’ amore nasce e si completa nel respiro di due esseri in sintonia,

con le mani afferra il presente e la provvista quotidiana diventa,

ogni paura fa passare di precipitare.

Le corde di un respiro non stanno mai ferme.

Sono spore che si muovono, si amplificano e danzano,

non seguono logiche e non lasciano scappare,

una quiete accesa che sotto la superficie vivi fanno sentire.

A volte, per lungo tempo si sta in apnea ma,

in un breve respiro d’ amore tutto può accadere.

Sorridere e piangere. Rinascere e morire.

Oppure fermarsi a tremarci dentro. Come fosse l’ ultimo.

 

Nelle sorprese delle stagioni, nei calendari sfogliati,

negli abbracci forti e nelle strette di mano,

salgono respiri, vibrazioni di tutta la persona,

una fusione di tenerezza che fa bene all’ anima

e guarisce all’ istante, fremiti di gioia che conosci,

di quelli dove sai da che lato appoggiare la testa.

 

 

( Rosita C. )