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L’inverno addosso

Raggi di sole

mi fanno camminare

oltre l’immediato.

Sulle orme delle mie

aspirazioni,

incrocio i volti delle

persone,

gli sguardi che parlano

più delle parole.

Negli occhi di giovani

e anziani colgo tanta

solitudine,

una fame di “cose belle”

e di persone coerenti.

Una terra assetata

di cui prendersi cura,

terra bruciata da cui

ripartire.

Vedo tante ferite,

strade senza ritorno,

un mondo che ti fa

riflettere e pregare.

Vedo donne

con “l’inverno addosso”,

diventate prezzi di mercato

costrette a svendersi

per una veste.

Vedo tanto male ma anche

tanto bene.

Senza filtri presentiamoci

a noi stessi, confidenti,

capaci di zoomare

sulle situazioni.

“Io cosa posso fare?

Devo esserci, devo stare.

Dentro l’amore profondo

fino in fondo”.

A questa domanda,

sono anch’io sorpresa

di me stessa.

Grande responsabilità

essere adesso la penna

che scrive…

Le cose belle te le devi

andare a prendere

e tirar su

come l’acqua nel pozzo.

Sento di avere uno scopo:

dare cuore alle cose.

Non potrò cambiare

il mondo ma potrò

mettermi in gioco,

con parole che vorranno

essere dette.

Parole che viaggiano sul

foglio per contribuire

alla Primavera del mondo.

 

Rosita Ceraolo