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Una donna che racchiude il mare

Vivo nel sogno, tra la realtà e la fantasia.

Vivo nel mistero, nelle favole, nella leggenda,

nella bianca spuma di mare,

nella mia solitudine e la mia libertà infinita.

Sono una donna che racchiude il mare,

tra pensieri d’ amore e una miriade di sensazioni.

Sono una tenera Sirena che gioca con i delfini e le stelle

marine, canta melodiose armonie per incantare il mondo.

Dal mare mi lascio trasportare, tra posidonie ondeggianti,

coralli e flutti d’ amore.

Non ho una meta precisa. Tutte le dimensioni

e tutte le direzioni del mare mi appartengono.

Il mio semplice essere è libertà.

Mi spingerò fino alla fine, ma non sarà mai fine.

Andare al fondo di se stessi e mettersi in ascolto,

per accogliere ciò che, canta nel nostro cuore.

Un batticuore interno, una vibrazione,

un’ onda sconosciuta.

Fessure dorate nell’ anima di un sole ancora timido.

Su scogli lontani mi riposo, in uno sguardo senza fine,

mentre l’ orizzonte chiama e le ombre della notte vanno via.

Amo la quiete marina, ma il mio destino è vivere

balenando in tempesta.

Naufragare come barca nell’ onda,

con i capelli di seta sospesi nell’ acqua.

Un volto vivo di colori, con sguardi sfumati.

Un corpo spedito, fluente, brillante,

con una pinna che in ogni stagione cambia colore.

Colori che vivono, che vibrano, che amano…

Colori di emozione…

Le mie domande mi costringono ad andare al largo

e in profondità, ma con lo sguardo sulla terra ferma.

La mia sete è una sete assoluta.

Un desiderio di acqua pulita.

Mi tuffo dentro, nello stupore, la mia risposta è lì.

” In un attimo di eterno, emozioni di vissuto. ”

Sento la carezza dell’ acqua sulla faccia,

nell’ odore salmastro e l’ alba che chiama,

senza chiedermi più cosa fosse l’ amore,

dove fosse l’ amore…

Infinito il mare, così quanto l’ amore.

Il linguaggio dell’ amore richiede coraggio,

così universale e personale,

così effimero e perenne,

così variegato e unico,

così fragile e potente,

capace di scombinare tutte le acque,

quando coinvolge la profondità del nostro cuore.

 

Rosita Ceraolo